Che copione Caravaggio!

Michelangelo Merisi detto Caravaggio, La Medusa

Nella nostra Visita alla Galleria degli Uffizi puoi scoprire che la Medusa di Caravaggio è una copia!
Ebbene si, una copia di Caravaggio stesso che replica un primo scudo che aveva dipinto due anni prima, nel 1596.
L’Ambasciatore dei Medici a Roma vede la prima versione e decide di incaricare il Merisi di farne una seconda copia da regalare a Ferdinando I de Medici.

A differenza della prima versione, manca la firma autografa di Caravaggio nel sangue di Medusa e nella versione degli Uffizi il pathos della donna viene accentuato dalla luce che illumina il viso e mette in risalto i serpenti. Inoltre la prima versione era leggermente più piccola.
Medusa era un tema caro ai Medici, perché simboleggia la prudenza e la sapienza, oltre che la vittoria dell’uomo contro il nemico invincibile.

La prima, che oggi si trova in una collezione privata, è fatta su legno di fico e da alcuni studi, si vedono dei segni di preparazione e si vede che Caravaggio ha cambiato idea diverse volte prima di arrivare alla versione definitiva. La seconda, che oggi si conserva agli Uffizi, invece non ha ripensamenti. Questo fa pensare che sia la seconda versione.

Caravaggio per interpretare al meglio il soggetto, decise di andare tutti i giorni al patibolo di Roma, a ritrarre i morti per decapitazione. Si accorse così che il sangue rimane per qualche secondo in circolo e i condannati riuscivano quindi a vedere la loro testa staccata dal corpo. È proprio questo misto di stupore e terrore che ci affascina e cattura nella Medusa.

Se vuoi vedere dal vivo la Medusa, vieni con noi nel nostro tour degli Uffizi