Quante cupole realizza il Brunelleschi?

Cupola della Cappella dei Pazzi in Santa Croce

Se mettiamo insieme le parole “cupola” e “Brunelleschi” tutto il mondo immagina la cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Non tutti sanno che a Firenze abbiamo anche due cupole dipinte secondo un progetto dello stesso artista, che vengono definite “gemelle”. La cupola della scarsella della Sagrestia Vecchia, tomba dei Medici, in San Lorenzo e la cupola della scarsella della Cappella dei Pazzi in Santa Croce.

Cosa hanno di particolare?

Intanto che i due affreschi sono gemelli, cioè sono stati realizzati con lo stesso soggetto. Ma anche che non siamo ancora sicuri del significato e soprattutto della simbologia legata a questi affreschi.

Si pensa che possa essere la costellazione del 4 luglio 1442 oppure quella del 6 luglio 1439 secondo la concezione tolemaica (quindi con la terra al centro dell’universo).
Probabilmente a dettare l’iconografia deve esser stato Paolo dal Pozzo Toscanelli, amico di Brunelleschi e grandissimo studioso dei movimenti degli astri.

Perchè proprio quelle date? Quale delle due è vera? Questo resta un mistero.

Le ipotesi preferite dagli studiosi sono 2.

La prima riguarda l’arrivo di Renato d’Angiò a Firenze. Nel luglio 1442 Renato d’Angiò, cacciato da Napoli da Alfonso d’Aragona, venne a Firenze per trovare alleati che lo aiutassero a riconquistare la sua terra. Renato d’Angiò era anche Re di Gerusalemme e su di lui si incentravano le speranze per la riconquista della terra Santa e la liberazione dai musulmani. La famiglia Pazzi era fortemente legata a Renato d’Angiò, che aveva nominato cavaliere Andrea de’ Pazzi (committente della Cappella dei Pazzi in Santa Croce) e aveva presenziato al battesimo del figlio di Andrea, chiamato Renato in onore del Re.

C’è un unico problema… Renato d’Angiò arrivò a Firenze il 19 luglio e non il 4 luglio.

La seconda ipotesi invece è legata prevalentemente alla famiglia Medici (e questo ovviamente supporterebbe la presenza di questo affresco nella Sagrestia Vecchia).

Con la bolla “laetentur coeli”, papa Eugenio IV chiude il Concilio che si sarebbe dovuto tenere a Ferrara, ma che grazie al valore e alle pressioni di Cosimo il Vecchio de Medici si svolse a Firenze nel 1439. Il 6 luglio 1439 il Papa (che troviamo rappresentato sulla facciata del duomo di Firenze) esprime il suo gaudio per aver visto crollare il muro che separava la chiesa d’Oriente e quella d’Occidente. Data fondamentale per la Chiesa, per Firenze e ovviamente per la famiglia Medici. Grazie al concilio di Firenze arrivarono in città filosofi, studiosi, esperti ed insegnanti di greco, umanisti e scienziati, grazie ai quali si formò il terreno fertile che permise la nascita del Rinascimento Fiorentino.

Questa teoria sarebbe molto interessante… ma gli unici di dettagli di questo affresco che si trovano in posizione corretta sono il Sole e la Luna. Gli altri 5 pianeti invece sono in posizioni diverse.

Quale delle due teorie è la più convincete? Ne esistono altre?

Cupola della Sagrestia Vecchia in San Lorenzo