sei un vecchio bacucco!!

Abacuc, o profeta calvo, Donatello

Sei un vecchio bacucco! Si, ma sono il bacucco di Donatello!

Quello che trovate in foto, originale nel museo dell’Opera del Duomo e in copia sul campanile è l’Abacuc, il profeta che anticipa la caduta di Israele.

Donatello lo rappresenta idealizzato, magrissimo, con una tunica che, anziché mostrare il corpo come era uso in epoca classica, cade verticalmente.

Ha i capelli cortissimi, tanto da sembrare quasi calvo.

Per questo i fiorentini iniziarono a chiamarlo il profeta “Zuccone”, cioè dalla grande zucca/testa. Ma a colpire di solito è l’espressione del profeta Abacuc, più naturale e meno artificiale rispetto ai suoi vicini. La bocca è semi aperta, lo sguardo intenso e fissato sui visitatori (tanto da essere notato per primo da chi osserva il campanile).

Ha un aspetto quasi grottesco… E questo è strano. Come mai c’è così tanta differenza con gli altri? Perché forse (a quanto ci dice Vasari) non è una figura immaginaria ma un ritratto di Giovanni Chiericini, un banchiere nemico dei Medici.

Donatello era così orgoglioso della sua opera che non solo la firmò sulla base, ma era solito giurare sulla testa del su “vecchio Abacuc”.Ora prova a leggere velocemente le ultime due parole e vedrai come il “vecchio Abacuc” si trasforma immediatamente in “vecchio bacucco”!

Un’ultima curiosità. La scultura era destinata al lato nord del campanile, quello che guarda la cattedrale e quindi quasi invisibile. Ma era talmente bella da fare decidere l’Opera del Duomo di spostare questa statua e le sue vicine sul lato ovest, cioè quello di piazza.